Viaggi

Italia
Europa
Africa

Hiking e Trekking 🏞

Piemonte
tramonto a el cotillo a fuerteventura isole canarie explorers around

Fuerteventura (Isole Canarie Spagna) - Guida Completa


Indice:

Caricamento in corso...


Previsioni per i prossimi 5 giorni:

Il Video:

Guarda il video direttamente su YouTube: Fuerteventura Canary Islands - Explorers Around 🧡

Il Brano:

Le folías sono uno dei generi musicali più antichi della tradizione canaria, caratterizzate da melodie lente e malinconiche che spesso esprimono emozioni profonde, come l'amore e la nostalgia. Questo stile musicale è legato alla cultura popolare e viene eseguito in occasione di feste tradizionali, accompagnato da strumenti come il timple (un piccolo strumento a corda tipico delle Canarie), la chitarra e le percussioni.

Da notare che il gruppo Agrupación Folklórica Roque Nublo è di Gran Canaria, il Roque Nublo simbolo dell'isola, ma di quest'ultimo ti parlerò sulla guida di Gran Canaria.

Informazioni Pre-partenza:

La zona dove abbiamo soggiornato e anche quella che ti suggerisco, è Corralejo. Situata a Nord dell'isola, zona turistica con prevalenza italiana e spagnola con tutti i servizi e comodità necessarie. Varietà di ristoranti, attività e negozi. Essendo situata a Nord, non è forse il punto più strategico a livello logistico per visitare comodamente tutta l'isola, specialmente la parte sud. Noi l'abbiamo fatto comunque. Nel caso volessi trovare una posizione più strategica puoi pensare di soggiornare nel capoluogo ovvero Puerto del Rosario o a Caleta de Fuste, altro centro turistico con prevalenza tedesca e inglese.

Fuerteventura vanta più di 3000 ore di sole all'anno. Il clima è pressochè constante durante tutto l'anno. Un'eterna primavera. Non c'è quindi secondo me un periodo migliore per recarsi, tieni in considerazione che nei periodi festivi e in alta stagione l'affluenza turistica cresce vertiginosamente.

I venti alisei provenienti da Nord-Est soffiano constantemente, per tal motivo l'isola è molto ventilata. Ti consiglio quindi di portarti almeno una giacca a vento. L'ideale sarebbe una giacchetta 100 grammi, ma puoi cavartela anche con una felpa più pesante da mettere sotto nelle ore più fresche e, appunto, una giacca a vento sopra. Tutto è sempre relativo in base a quanto patisci o meno il freddo.

Le prese di corrente spagnole vanno bene per il caricatore del cellulare ma attenzione se hai bisogno di collegare il caricatore per il portatile, le prese non hanno il foro centrale. Avrai quindi bisogno di un adattatore per collegare il trasformatore del tuo notebook.

Questione noleggio macchina. Le compagnie con prezzi più vantaggiosi che mi sento di consigliarti e con cui puoi ritirare la macchina direttamente in aereoporto sono: Payless Car Rental, Cicar e Auto Reisen. Noi, purtroppo, siamo stati sfortunati. Essendo alta stagione ed essendoci preoccupati dell'auto tardi tutte e tre le compagnie, come tante altre che abbiamo contattato, non avevano più disponibilità. Siamo comunque riusciti a noleggiare un auto in Corralejo. Sotto ti spiego tutto. Il consiglio comunque, specialmente in alta stagione, è di affrettarti a riservare un auto.

Lingua:

A fuerteventura c'è una forte presenza di italiani. Generalmente, come in tutti i territori spagnoli, puoi tranquillamente parlare italiano, ti capiranno e spesso lo preferiscono all'inglese. Chiaramente, meglio ancora, se conosci lo spagnolo. Il turismo tedesco e inglese è comunque molto presente nell'isola, in conseguenza anche il personale del turismo si è adeguato a questa clientela.

Parole e frasi di uso comune:
Va bene/Okay = Vale
Si = Sí
No = No
Buongiorno = Buenos días
Buon pomeriggio = Buenas tardes
Buonasera/Buonanotte = Buenas noches
Arrivederci/Ciao = Adios/Hasta luego
Scusi = Disculpe
Grazie = Gracias
Sto cercando (..) = Estoy buscando (..)
Ha un tavolo per due? = Tiene una mesa para dos?
Ciao, come va?! = Hola, que tal?!
Vorrei una birra con limone, per favore. = Me gustaria una cerveza con limón (Clara con limón/Shandy/Panachè), por favor.
Abbiamo una prenotazione per un'auto = Tenemos una reserva para un coche

Esplorazione:

Giorno 1 - l'arrivo:

25 Dicembre 2021. Aereoporto di Milano Malpensa, obiettivo Fuerteventura. La compagnia con cui abbiamo volato è la Wizzair. Dopo un umile pranzo di Natale in aereoporto è il momento di partire alla volta di Fuerte. Scappiamo dalle gelide temperature della val Padana per energizzarci con un po di sole canario.

Partenza alle 17 con ritardo di un'ora. 4 ore di volo circa con arrivo previsto alle 20 (ora locale). Alle Canarie l'orologio è un'ora indietro.

Atterrati a Fuereteventura non avevamo un'auto per poter raggiungere Corralejo. Il mezzo più economico è l'autobus. Esiste in particolare uno shuttle dal nome Canary Shuttle che con la modica cifra di 20 € per due persone ci ha consentito di andare e tornare dall'aeroporto all'hotel. Il sito di riferimento è il seguente https://canaryshuttle.com/en/home.

L'hotel che abbiamo scelto per trascorrere la nostra esplorazione è il Surfing Colors, convenzionato con la scuola Corralejo Surf School RIP CURL che è situata di fianco all'hotel con anche collegamento interno. Volevamo provare l'esperienza del Surf e in questo modo abbiamo coniugato le cose ma più avanti ti spiego meglio.

Una volta arrivati all'hotel e dopo esserci sistemati era il momento di fare cena. Abbiamo optato, su consiglio locale, per un ristorante portoghese vicino all'hotel dal nome Fadu's Steak House, come il nome della musica popolare portoghese. Specialità carne e baccalà, entrambi buonissimi.

Conclusa la cena abbiamo iniziato esplorando il centro di Corralejo spingendoci verso Playa La Clavellina. La via principale di Corralejo dove si sviluppa tutto il movimento è Avenida Nuestra Senora del Carmen. Al fondo, la via, sfocia in Plaza Félix Estévez. In questa piazza fanno spesso concerti dal vivo e ci sono diversi localetti dove prendere da bere. La via però che abbiamo trovato più suggestiva e piacevole per noi dove bere qualcosa e Calle Iglesia. Ci sono diversi localetti come ad esempio Blanco Cafè , kactus Bar, Waterfall ecc ecc dove puoi sorgeggiare cocktails e chillin' out. Molto carino è anche il passeggio con i locali che costeggia la costa verso sud da Playa La Clavellina.

Giorno 2 - El Norte:

Colazione inclusa in Hotel e via a ritirare l'auto. Chiamando da Torino, prima della partenza, le agenzie di noleggio auto che mi spuntavano su Maps, sono riuscito a riservare un'auto dal giorno dopo il nostro arrivo dall'agenzia Autos Wendy di Corralejo. Non posso dire di aver trovato l'occasione perchè il prezzo per una panda per 6 giorni è stato decisamente meno vantaggioso delle agenzie citate sopra ma almeno avevamo un'auto. A favore devo dire,però, che non ci sono state sorprese di assicurazione aggiuntiva o costo carburante da pagare in anticipo.

La nostra prima tappa è il Parco Naturale di Corralejo. All'interno del parco puoi trovare molteplici spiagge una attaccata all'altra che seguono il litorale. Hai l'imbarazzo della scelta Puoi fermarti prima dei due mostri di cemento (Gli Hotel Riu), impossibile non notarli, a Grandes Playas da dove puoi ammirare L'isola di Lobos oppure proseguire dopo, incontrando anche le Dunas de Corralejo. Dune formatosi dall'erosione del vento e del mare. Noi abbiamo trovato particolarmente affascinante Playa Alzada.

Passeggiando lungo le spiagge delle isole canarie in generale ti capiterà di vedere dei muretti di pietra circolari, vengono chiamati corralitos e servono per ripararsi dal vento che può essere sovente forte e fastidioso.

Dopo aver preso il primo sole di Fuerteventura ed esserci rilassati, si è fatta ora di pranzo. Siamo tornati nel centro di Corralejo ed abbiamo scelto un baretto di nome Citrus Surf Bar. Niente di pretenzioso, un piacevole baretto adibito surfing style dove puoi consumare cibi leggeri come insalate o bocadillo (panino) di vario genere. Il posto ideale se vuoi mangiare bene senza appesantirti troppo.

Next stop El cotillio, ex villaggio di pescatori, ricco di atmosfera. Se imposti sul navigatore El cotillio google maps ti farà fare la strada asfaltata interna. In realtà c'è un altra strada sterrata che costeggia la costa e ti porta a El cotillio dove durante il tragitto puoi fermarti in alcuni luoghi d'interesse. L'inizio della strada sterrata è qua 28.741499, -13.871121 (clicca sulle cordinate ti apirà direttamente google maps).

Come ti dicevo, lungo la strada, ci sono diversi luoghi interessanti da esplorare. Il primo tra tutti è la così soprannominata Popcorn Beach o Playa del Bajo de la Burra. La particolarità di questa spiaggia sono le pietre che la compongono, come puoi immaginare assomigliano a tanti popcorn, particolarità che le dona un fascino unico. Puoi quindi sbizzarrirti nel fare foto fantasiose e originali a tema popcorn. Suggestiva è anche la baracca costruita con oggetti del mare e per la pesca situata di fronte alla spiaggia.

Successivamente a popcorn beach, proseguendo lungo la strada sterrata si incontra il villaggio di Majanicho. Un piccolissimo villaggio di pescatori con pittoresche barche e una cappelletta, probabilmente la più piccola che abbiate mai visto.

Prosequendo ci siamo fermati a Playa el Hierro. Nulla di particolare in realtà però c'erano dei ragazzi del nord che surfavano, ed è stato piacevole fermarsi ed ammirare le performance.

Non distante da El Cotillio si incontra il Faro del Tostón. Il faro non è particolarmente carattestico ma al suo interno è presente il Museo della Pesca Tradizione da cui suo interno si può anche salire sulla torretta e ammirare il panorama. Il costo d'ingresso è di circa 3 euro.

Eccoci arrivati ad El Cotillo, si narra che qui ogni tramonto sia diverso dall'altro. La nostra idea era proprio quella di sorseggiare qualcosa al tramonto. Ci siamo fermati in un localetto di nome PintXO'. Gestito da italiani, abbiamo preso due birre. Ci troviamo proprio di fronte al Castillo de Tostón. In realtà non è un vero e proprio castello ma una torre martello. Il punto di forza è che da li potrai ammirrare la spiaggia e la costa che si estende a sud nonchè ammirare il sole che cala all'orizzonte. Notate anche i due antichi forni in calce ubicati nelle vicinanze e la scultura moderna rappresentativa dello scheletro di un pesce. Il posto è davvero molto suggestivo.

A sto giro abbiamo deciso di tenerci la cena ad El Cotillio per un altro giorno. Ci siamo quindi rimessi in marcia verso Corralejo.

La scelta del posto per la cena di stasera è ricaduta sul tapas bar di nome La Lonja in Corralejo, sotto consiglio di gente locale. Il locale si trova leggermente fuori il centro movimentato e le vie principali, vicino al porto di Corralejo. Tranquillamente raggiungibile a piedi. Verdetto della cena direi discreto, buone tapas a prezzo contenuto, comunque consigliato se vuoi mangiare bene senza pretese.

Post cena passeggio direzione La Placida ad ascoltare un po di musica dal vivo sorseggiando qualcosa da bere.

Giorno 3 - Tindaya y Puerto del Rosario:

Dopo colazione al Surfing Colors la giornata inizia passando dalla scuola di surf legata all'hotel. La Corralejo Surf School. Si trova esattamente a fianco dell'hotel, sono anche connesse da un passaggio interno. Non può sfuggirti. Abbiamo prenotato la lezione di Surf per il Giovedi, esattamente fra 3 giorni. Costo per 4 ore di lezione è di 50 euro a testa. Se prosegui con le lezioni per i giorni successivi il prezzo si abbassa di 5 euro al giorno.

Conclusa la prenotazione alla scuola di surf ci avviamo per la nostra prima tappa della giornata. Desideravo vedere il Monte Tindaya, la montagna più importante e famosa dell'isola. La sua vetta tocca i 400 metri d'altezza e presenta diverse incisioni ruprestri dei guanci, molte sembranno raffigurare l'impronta di un piede che punta verso il Monte Teide di Tenerife (la montagna più alta di Spagna). Per raggiungere la cima è presente un sentiero, noi non l'abbiamo percorso, ne abbiamo fatto un altro l'indomani ma ti dirò tutto più avanti nel racconto. La leggenda del Monte Tindaya narrà che nei pressi della montagna avvengono fatti inspiegabili, le persone malate guariscono ed i malfattori subiscono la giusta punizione.

Lungo la strada per il Monte Tindaja passerai per Lajares, un piccolo paese lungo la strada dove puoi trovare diversi bar per surfisti, negozi e panetterie. Volendo puoi fermarti per comprarti uno spuntino. Inoltre ogni sabato mattina si tiene uno dei migliori mercati artigianali dell'isola.

Per ammirare il Monte da una prospettiva unica ti consiglio di andare al Mirador de Vallebron, non troppo distante dal Tindaya. La vista è spettacolare, potrai ammirare l'imponente Monte e il territorio circostante.

La tappa successiva è il minuscolo villaggio di Los Molinos. Per arrivarci google maps ti proporrà sicuramente la strada asfaltata interna all'isola. Esiste, però, anche una strada sterrata lungo costa la quale potrai imboccare dopo la località Tindaya. E' una strada sterrata quindi non proprio bellissima, valuta tu stesso se il mezzo che hai a disposizione è idoneo. Noi l'abbiamo fatta tranquillamente con la panda che abbiamo noleggiato. Lungo questa strada ti rimarrà sicuramente impresso il paesaggio quasi marziano che incontrerai, la sabbia rossiccia e i piccoli monti in lontananza creano quasi un atmosfera surreale. Inoltre ti imbatterai nelle due spiagge selvaggie chiamate Playa de la Mujer e Playa de Jarubio con la vicina Gambuesa de Jarugo.

Arrivati a Los Molinos non c'è molto da vedere, controllate sotto il Ponte sul barranco se ci sono le anatre che si rinfrescano. Fate un giro nel centro abitato che si affaccia sulla spiaggietta di ciotoli grigi e rilassavetevi.

Da Los Molinos abbiamo tagliato l'intera isola e siamo approdati a Puerto del Rosario il capoluogo di Fuerteventura, dove risiede circa un terzo dell'intera popolazione dell'isola. Un piccolo aneddoto su Fuerteventura, pensate che sull'isola risiedono più capre che uomini, non è raro incontrarle lungo le strade specialmente nella parte meridionale dell'isola, la più selvaggia. L'Avenida 1 de Mayo è la via pedonale principale di Puerto del Rosario, parte dalla chiesa principale in direzione ovest. Lungo la via ci sono diversi bar e negozi. Se vi procurate la guida Puerto on Foot presso l'ufficio turistico potrete trovare la posizione delle moderne sculture sparse per il capoluogo. c'è anche una cartina che descrive in dettaglio i murales sparsi nella città.

A Puerto del Rosario ci siamo fermati a fare pranzo in un posto davvero buonissimo che mi sento di consigliarti. Il ristorante si chiama Restaurante La Jaira. Potrai prendere i piatti alla carta o il menù del giorno, una sorta di degustazione di più piatti. Noi abbiamo preso il menù del giorno con una selezione di piatti diversa alla modica cifra di 12 euro a menù. I piatti erano davvero squisiti e ben curati.

Dopo pranzo siamo andati a rilassarci, prendere un po di sole e fare un piccolo nap a Playa Chica o chiamata anche Playa de los Pozos.

Avendo mangiato pranzo tardi abbiamo lasciato playa chica nel tardo pomeriggio. Siamo quindi tornati verso l'hotel in Corralejo. Questa sera non abbiamo nemmeno cenato, eravamo pieni. Ci siamo fatti un giro serale in Corralejo e poi nanna pronti per una nuova esplorazione il giorno dopo.

Giorno 4 - Volcano Calderón Hondo:

Il nostro quarto giorno in Fuerteventura inizia con l'obiettivo di raggiungere la caldera del Volcano Calderón Hondo. Tramite un sentiero di non difficile percorrenza si raggiunge la cima (300 mt circa) del vulcano ormai estinto che, con il crollo della camera magmatica ha creato una caldera profonda 70 metri. Il sentiero parte da qui 28.688956, -13.931465 (clicca sulle cordinate ti apirà direttamente google maps) dove troverai un parcheggio gratuito e proprio difianco un Camel Rides gestito da un tedesco, dove volendo puoi provare l'esperienza di una gita in groppa ad un cammello. Il sentiero, come ti ho scritto poco sopra, è intuitivo e di facile percorrenza, solo l'ultimo tratto essendo relativamente ripido potrebbe spaventare chi soffre di vertigini ma, comunque fattibilissimo.


Inutile dirti come la vista da sopra sia mozzafiato. La caldera è enorme ed imponente. Mi commuovo sempre difronte a questi meravigliosi spettacoli della natura.

Ti posto qua sotto la mappa del sentiero con il tracciato:

Legenda:
Traccia per il Volcano Calderón Hondo
banidera di partenza del percorso traccia gpx per il volcano Calderón Hondo Fuerteventura Explorers Around Partenza

Scarica il tracciato in formato GPX

Finito il giro al Vulcano è il momento di andare a visitare la non lontana cittadina di La Oliva.

Le attrazioni principali che potrai visitare, e anche quelle che abbiamo visitato noi, sono le seguenti. Non passerà inosservata la Iglesia de Nuestra Señora de la Candelaria con la sua settecentesca torre campanaria fatta di pietre di origine vulcanica. E' situata nella piazza principale.

Un'altra attrattiva culturarlmente interessante è la Casa de los Coroneles. Questa abitazione del XVIII secolo è storicamente interessante perchè gli ufficiali, della milizia dell'isola, che vi risiedevano controllavano gli affari locali e sfruttarono a tal punto i cittadini locali che, dopo svariate ribellioni di quest'ultimi, il governo di Madrid dovette intervenire e smobilitare la milizia locale.
L'ingresso costa 3 euro.

Non distante dalla Casa de los Coroneles puoi trovare il Centro de Arte Canario - Casa Mané. Un museo d'arte con sculture e opere di svariati artisti canari. Il costo dell'ingresso è di 4 euro.

Finito di esplorare La Oliva si è fatta ora di pranzo. E' il momento quindi di cibarsi e ricaricare le energie.

A sto giro non abbiamo scelto ristoranti o baretti ma siamo andati a fare un po di spesa da Superdino, una catena di supermercati particolarmente presente nelle isole canarie.

Spesa fatta con dell'affettato, del pane, delle stuzzicherie della gastronomia e l'immancabile dolcino. Volevamo però scelgiere una location particolare per mangiare.

Ci siamo diretti, quindi, verso il Molino de Tefia di fronte l'Osservatorio Astronomico. Ci siamo seduti al suo cospetto e abbiamo banchettato. Come puoi vedere dal video trailer c'era anche un curioso scoiattolo che pretendeva cibo.

Vicino al mulino c'è anche L'Ecomuseo De La Alcogida che merita una rapida visita. Potete esplorare e scoprire le tradizioni contadine di Fuerteventura. Costo 5 euro, gratuito bimbi.

La next stop dopo l'umile pranzetto sono state le Aguas Verdes. Sono delle piscinette naturali formatosi grazie alla conformazione della roccia dove puoi rilassarti ed immergerti. Avrai bisogno di scarpette da roccia per muoverti agevolmente.

Dopo un paio ti tuffi nella Aguas Verdes ci siamo diretti verso il Mirados de Guise y Ayose, uno dei mirador più iconici di Fuerteventura. Cosa rappresentano queste due statue è davvero interessante. Lascia che te ne parli. Praticamente prima della conquista spagnola nel XV secolo, l'isola di Fuerteventura, era divisa in due regni Guanci (così chiamati dai conquistatori spagnoli i primi abitanti delle isole canarie), uno situato a nord e l'altro a sud. A dividere i due territori era addirittura presente un'opera muraria, oggi purtroppo non ce n'è più traccia. Il regno guancio del nord era il Regno di Maxorata con sovrano Guize, il regno guancio del sud invece era il Regno di Jandia con sovrano Ayose. Le statue rappresentano quindi i due sovrani guanci, una volta padroni indiscussi dell'isola. Devi sapere che una volta sconfitti dagli spagnoli, guidati dal francese Jean de Béthencourt, i due sovrani, si fecero battezzare assumendo nomi spagnoli, rispettivamente Luiz e Alfonso.

Se hai fatto attenzione prima ho citato il francese Jean de Béthencourt, non a caso. Centra con la prossima tappa la quale è la città di Betancuria. Come puoi immaginare prende il nome dall'esploratore francese che la fondò nel 1405 dando vita al primo nucleo abitato realizzato dai colonizzatori spagnoli. Essendo passato in Betancuria nel tardo pomeriggio l'ho trovata molto suggestiva, perditi nelle sue poche stradine, visita la Iglesia de Santa María de Betancuria, la chiesa più grande dell'isola e ti consiglio un localetto davvero piacevole, il La Sombra, un cafè ristorante che prepara piatti deliziosi, ottimo anche solo per bere qualcosa accompagnato da qualche stuzzicheria rilassandoti all'ombra dei suoi alberi.

Per oggi è tutto, è arrivato il momento di tornare verso Coralejo, il barbecue organizzato dall'hotel ci aspetta.

Giorno 5 - El Centro-Sur:

Il quinto giorno di esplorazione si apre nella località Caleta de Fuste. Si tratta in realtà di una località prettamente turistica, non proprio il luogo che mi entusiasma particolarmente. Sicuramente non si tratta dell'atmosfera più autentica di Fuerteventura. Potrai fermarti per visitare qualche negozietto e farti una passeggiata lungo mare dove è presente una curata zona pedonale che corre lungo la costa dalla spiaggia Playa del Castillo e oltre proseguendo verso Nord oltre il centro abitato. A Playa del Castillo avrai la possibilità di fare passeggiate a dorso di cammello, ideale per famiglie ma sicuramente nulla di equiparabile al fascino delle dune di Coralejo.

Caleta de Fuste è anche spesso chiamata Castillo, specialmente sui cartelli stradali. Questo è dovuto alla tozza torre Martello del XVIII secolo che si erge vicino al porto, chiamata anche Castillo de San Buenaventura. Niente di eccezionale, una visita veloce può bastare. Pronti a ripartire.

Dopo il breve giro a Caleta de Fuste ci avviamo verso Pozo Negro, circa a 20 Km più a Sud. Pozo Negro è un minuscolo e autentico villaggio di pescatori. Li troverete appena una manciata di case e qualche peschereccio dai colori vivaci oltre che la panoramica, tranquilla e affascinante spiaggia nera. Per raggiungere Pozo Negro c'è una comoda strada asfaltata. Io ho pensato bene di prendere una strada sterrata lungo costa non segnalata su maps, ed arrivare a Pozo Negro da un promontorio con una vista unica dall'alto. Ti sconsiglio però spassionatamente di percorrerla, non è per nulla agevole e si rischia di far danni all'auto.

A Pozo Negro ci sono un paio di ristoranti specializzati in pesce, con pesce fresco pescato direttamente dai pescatori del villaggio. In particolare uno consigliato si chiama Flip-Flops, purtroppo però al momento del nostro soggiorno maps segnala chiuso definitivamente.

Dopo esserci rilassati sulla calda sabbia nera di Pozo Negro, la nostra prossima destinazione è il Faro de la Entallada. La strada per raggiungere il fare è panoramica e fuori dagli itinerari più battuti. Potrai ammirare una vista unica sull'oceano atlantico dal promontorio del faro. C'è anche una piccola passerella in legno che porta proprio a strapiombo sul mare per ammirare meglio la fantastica vista. Purtroppo il faro è chiuso al pubblico ma potete comunque ammirarlo dall'esterno.

E ora di mangiare e come posto abbiamo selezionato un localetto nella cittadina di Gran Tarajal. Gran Tarajal non rinetra nel raggio della maggior parte dei turisti, è una cittadina dall'atmosfera rilassante e calma, a parte la lunga spiaggia di sabbia vulcanica. Come ti dicevo è ora di mettere qualcosa sotto i denti, sicuramente il posto migliore dove mangiare qualcosa a Gran Tarajal è il locale Pizza Pomodoro. Pizze buonissime e ben presentate di origine italiana. Noi abbiamo preso un paio di pizze e le abbiamo mangiate sulla spiaggia.

Next stop e ultima tappa della giornata (last but not least) la Playa de Sotavento de Jandia. Più che una spiaggia è una lunga distesa di spiagge, di finissima sabbia bianca che si mescola con il blu dell'oceano atlantico. E' molto apprezzata per gli sport d'acqua come il windsurf e il kitesurf e quindi, spesso ventilata, ma se avrai fortuna di non trovare troppo vento fastidioso apprezzerai il rilassarti sulla calda sabbia. Un altra particolarità della spiaggia è la laguna che si forma con l'alternarsi dell'alta e bassa marea, creando vere e propri isolotti di sabbia circondati dalle basse acque turchesi.

Noi abbiamo trovato la giornata perfetta per rilassarci su questa meravigliosa spiaggia, poco vento in modo da non sentire troppo il caldo del sole e da non dar fastidio. Così ci siamo appisolati e praticato yoga al nostro risveglio al calar del sole.

E' il momento di tornare verso la base a Corralejo perchè questa sera abbiamo una prenotazione nel ristorante La Arroceria, indubbiamente tra i più buoni e i più consilgiati ristoranti di Paella de Marisco dell'isola. Ti consiglio di prenotare con largo aniticipo, essendo un posto molto gettonato è difficile trovare posto specialmente in alta stagione.

Post spetaccolare mangiata di Paella, abbiamo fatto ormai il classico passeggio lungo Corralejo per digerire con cocktail in uno dei molteplici localetti. Dopo ci siamo rintanati in hotel perchè domani ci aspetta la nostra prima lezione di SURF.

Giorno 6 - Surfing Time:

Il sesto giorno della nostra avventura inizia con la nostra prima lezione in assoluto di surf. Ecco se immaginate la classica cartolina da surfista con onde pazzesche e tavola bianca e contenuta mi spiace deludervi. La tavola è enorme ed assomiglia alle paddle board e le onde sono più assimilabili a quelle con cui giocavi da piccolo sulla spiaggia e ti divertivi tantissimo.

Il posto dove la scuola di surf, che ti rammento è quella di fianco all'hotel, ci ha portati si chiama Punta Elena, non troppo distante dal centro di Corralejo. Normalmente sia tuta che tavola vengono fornite dalle scuole di surf.

Il luogo è perfetto per i neofiti del settore, unica pecca si riuniscono in quella spiaggia diverse scuole con molpteplici aspiranti surfisti.

Dopo un primo briefing iniziale su quali riferimenti prendere per non rischiare di battere sulle rocce e sulla tecnica corretta per approcciarsi all'onda e cavalcarla siamo entrati in acqua.

Surfare è più difficile di quanto pensassi. Personalmente credevo di essere avvantaggiato praticando snowboard ma così non è stato. La sostanziale differenza sta proprio nell'issarsi dalla posizione prona sopra la tavola a quella in piedi per cavalcare l'onda. Non è immediata e, soprattutto afferrare il giusto timing per non venire sopraffatti dall'onda. Non farti scoraggiare se alla prima lezione non hai ottenuto il risultato voluto, come in tuttele cose ci vuole costanza e pratica.

Dopo la lezione di surf, la quale ci ha impegnato tutta la mattinata, siamo andati a mangiare un bocadillo da H2O Juice Bar & Vegan Cafè. Un localetto che prepara spuntini vegani di diverso tipo.

Dopo aver ricaricato parte delle energie con il pranzo ci siamo diretti verso ovest dell'isola, a El Cotillo. Lo so c'eravamo già stati ma volevamo rilassarci in spiaggia dopo l'intensa lezione di surf e, constatare se è davvero come dicono, ovvero che ogni tramonto a El cotillo è diverso e affascinante.

Cosi abbiamo trascorso parte del pomeriggio a La Concha, una spiaggia di sabbia bianca appena sopra El Cotillo. Ci siamo rilassati e appisolati, baciati e coccolati dal sole caldo delle canarie. Una sensazione, specialmente dopo l'attività sportiva della mattina, davvero bellissima.

Con il calar del sole siamo andati a comprarci da bere e da mangiare all'Hyperdino Express di El Cotillo e ci siamo fermati sulle rocce di Playa de Morfolin ad ammirare ancora una volta il sole compiere il suo ciclo e vedere le tenebre vincere temporaneamente contro la luce.

Se ve lo state chiedendo, SI, ogni tramonto a El Cotillo è davvero unico ed emozionante.

Ora però, momenti nostalgici a parte, è arrivata l'ora della cena. Abbiamo scoperto un posto a Corralejo che avremmo forse voluto scoprire ben prima, specialmente se non riesci a mettere da parte i sapori italiani quandi viaggi.

Il suo nome è Ganza pizza Fuerteventura. Un localetto informale dove prepara delle squisite e croccanti pizze da panetteria dai molteplici gusti. Se l'avessimo scoperto prima, molto probabilmente avremmo fatto scorpacciata ogni mattina.

Giorno 7 - Il Mistero da Risolvere:

Se hai letto la descrizione che ho inserito nella card di Fuerteventura, ti sarai chiesto qual è il mistero da risolvere?! Ecco ci siamo, nel settimo e ultimo giorno della nostra esplorazione ti parlerò di questo. E' una storia che ha del sorprendente e che ancora oggi pensandoci a riguardo mi lascia con il desiderio di sapere di più.

Prima di raccontarti il tutto faccio una breve digressione.

Il settimo giorno, e purtroppo anche ultimo, eravamo indecisi se spingerci fino all'estremo sud dell'isola a Punta Jandia o raggiungere la vicina Isla de Lobos. Abbiamo optato per Punta Jandia e col senno di poi sono più che felice della scelta fatta perchè ho scoperto e ho modo di raccontarti l'incredibile storia dietro questo luogo. Sicuramente Isla de Lobos sarebbe stata altrettanto una valida alternativa, quindi prendi in considerazione di visitarla e se hai più giorni o riesci ad organizzarti meglio inseriscila nel tuo programma di viaggio.

Pronti! Partenza! Via! Partiamo quindi alla volta della parte più distante, più selvaggia ed incontaminata dell'isola. Punta jandia nell'estremo sud di Fuerteventura.

La strada per raggiungerla è comoda e agibile fino a Morro Jable, da li in poi inizia la strada sterrata che ti accompegnerà per una buona mezz'ora prima di raggiungere Cofete, ovvero la nostra missione principale della giornata.

Diverse compagnie d'auto non coprono con l'assicurazione questa parte dell'isola, l'abbiamo scoperto solo dopo che, anche la nostra, non garantiva copertura. Fortunatamente nulla è successo nonostante la strada poco agibile. Qualcuno dirà sprovvedutezza, delle volte però non sapere evita di crearti problemi e paranoie, quindi meglio così.

Avvicinarsi a Cofete è davvero uno scenario unico e pazzesco. Dato che arrivi dalla costa opposta, la strada ti porterà a scavallare i monti che dividono appunto Cofete dalla costa meridionale. Quindi ti troverai ad un certo punto in alto, sui monti con lo sguardo verso l'immensa Playa di Cofeta e gli imponenti monti a farne da guardia. Ribadisco uno spettacolo unico nel suo genere, capace di creare forti emozioni.

Raggiunta la minuscola cittadina di Cofete, composta principalmente da poche casette in pietra e un ristorante, la oltrepassiamo con destinazione l'enigmatica Casa Winter ed è proprio di lei che voglio raccontarti la storia.

Casa Winter o Villa Winter sorge dal 1937 al 1940 ai piedi del Pico de la Zara in Playa di Cofete appunto. Ufficialmente viene riportato che i lavori sono iniziati nel 1946 (fine periodo nazista) ma ci sono diverse testimonianze e prove che sembrano confermare la prima ipotesi.

Il fattore data è indicativo ed importante nella narrazione. La storia dietro Casa Winter è strettamente legata con il Nazismo e i suoi attori.

Il nome della casa prende il nome da Gustav Winter, un ingegnere tedesco, inserito nella lista nera delle spie naziste, che progettò e ne commissionò la sua costruzione.

Prima di continuare il racconto voglio intrudurre chi ci ha raccontato e ci ha mostrato in parte le cose che ti racconterò.

Attualmente Casa Winter è gestita da Pedro Fumero, da come ci ha raccontato esso ha ereditato la casa dalla sua famiglia, la quale svolgeva il ruole di governante per conto del Don Gustav Winter. Pedro dedica da anni le sue energie per portare alla luce la verità su Casa Winter, di sue tasche ha finanziato sopralluoghi, misure e rilievi anche di una certa rilevanza tecnica per trovare conferme a quanto ti racconterò nelle prossime righe. Quando arriverete di fronte Casa Winter, cercate Pedro, siate garbati ma insistenti perchè ne vale la pena, in cambio di una offerta vi racconterà i misteri della casa e se sarete fortunati come lo siamo stati noi vi fare entrare nei sotteranei e vi racconterà cose macrabo-affascinanti.

Le ipotesi dietro Casa Winter sono molteplici, attualmente le Isole Canarie e Fuerteventura in particolare sono una conosciuta meta turistica in tutto il mondo, ma negli anni 30 erano solo un posto estremamente remoto, di terra arida e poco più. Perchè un ingegnere tedesco avrebbe dovuto costruire la sua casa vacanza in un posto cosi remoto, specialmente a punta Jandia a Cofete che ancor oggi è di difficile accesso e con nulla intorno?!

Prima di elencarti le diverse teorie è giusto contestualizzare il periodo storico in cui la storia di Casa Winter inzia. Ci troviamo negli anni della Germania nazista e del Terzo Reich al potere, da li a breve sarebbe scoppiata la Seconda Guerra Mondiale. In quel periodo la Spagna era governata dal generale Francisco Franco che per quanto avesse dichiarato la stato neutrale durante la guerra, ebbe stretto forti legami politico-militari con la Germania nazista e l'Italia fascista, permettendo a quest'ultime di usufruire dei porti spagnoli.

Le Isole Canarie facevano già parte dei territori spagnoli e una prima teoria è quella che Casa Winter servisse come punto di rifornimento carburante e viveri per gli U-Boot (U-Boat nella forma anglicizzata). Gli U-Boot erano i sommergibile della Germania nazista impiegati principalmente per setacciare l'Atlantico e affondare le navi statunitensi, canadesi e inglesi con i rifornimenti per l'Europa. Fuerteventura grazie alla sua posizione strategica sull'Atlantico era un luogo perfetto per questo genere di manovra.

Si ipotizza anche che da sotto Casa Winter fossero stati scavati dei cuniculi sotteranei in grado di raggiungere delle grotte poste lungo la costa di Cofete, in modo che i sottomarini potessero essere raggiunti e riforniti direttamente dalla Casa, in totale discrezione. Pedro Fumero ci racconta che ha commissionato dei rilievi ad onde elettromagnetiche per ispezionare il sottosuole e riscontrare cavita. Pedro ci racconta inoltre che questi rilievi sembrano confermare la presenza di cavità, in particolare conducono ad una grossa cavita sulla costa, potenzialmente una grotta, la quale sembra inoltre contenere qualcosa. (un U-boot abbandonato durante la Seconda Guerra Mondiale forse?!)

Pedro ci dice anche che il governo spagnolo o più vicino l'amministrazione locale, non ne hanno mai voluto sapere di approfondire la faccenda investendo su ricerche e rilievi. Questo ha senso anche perchè nel caso si scoprisse un coinvolgimento così diretto della Spagna nella Seconda Guerra Mondiale a favore della Germania nazista non sarebbe un postivi coinvolgimento mediatico.

Quello che ti ho raccontato fino ad ora però non sono le uniche stranezze dietro Casa Winter. Gli aspetti più macabri si nascondono nei bunker sotteranei della casa. Ed è proprio li che pedro ci porta.

Qui sotto le ipotesi si impennano vertiginosamente. Il primo locale dove ci porta Pedro è una stanza con un forno crematore, dei lavandini (uno in particolare usato in ambito chirurgico) e un tavolo operatorio in muratura. Tornando un attimo a eventi storici reali devi sapere che, finito il periodo nazista, che ha visto la Germania uscirne sconfitta, molti attori protagonisti come ad esempio ex generali, ufficiali SS ecc.. sono scappati per evitare processi e ripercussioni per ciò che avevano fatto, una delle principali mete era il Sud America e prova ad indovinare?!, le isole Canarie, in particolare Fuerteventura si trovano in una posizione estremamente strategica lungo le principali rotte verso il Sud America. L'idea è quindi che i fuggiaschi più facoltosi facevano tappa sull'isola di Fuerteventura a Casa Winter, e propio li subivano interventi chirurgici per cambiare loro i connotati facciali in modo da diventare irriconoscibili prima di proseguire il viaggio verso il Sud America.

Altre ipotesi divampano nei cunicoli sotteranei del bunker di Casa Winter, innanzitutto perché costruire un bunker sotteraneo in una casa vacanza?! Perchè considerare un possibile attacco aereo in un'isola sperduta dell'oceano atlantico in territorio considerato neutrale?!

Nei cuniculi del bunker sotteraneo ci sono inoltre delle stanze che hanno tutta l'ombra di assomigliare e prigioni con tanto di catene appese ai muri. Testimonanzie pervenute a Pedro raccontano di gente scomparsa e di potenziale prigionia. Inoltre vedrai che proprio su playa di Cofete sorge un cimitero.

Resta ancora un dettaglio che Pedro ci ha raccontato. Don Gustav Winter fece recintare tutta una zona pianeggiante in prossimità della Casa con la promessa di costruire una fabbrica di cemento e una di lavorazione del pesce ma, non fece niente di tutto ciò. Ben presto quella sarebbe diventata una pista d'atterraggio segreta. Pedro ci ha mostrato anche una fotografia di un probabile generale in divisa SS lungo proprio la pista d'atterraggio.

Ci sarebbero tantissimi altri dettagli che Pedro ci ha mostrato e raccontato, ho cercato di selezionare le più interessanti e quelle che più mi sono rimaste impresse.

Se però anche a te tutto questo ti è ha affascinato e vorresti saperne di più ti lascio un paio di risorse da cui puoi iniziare le tua ricerca.

La prima è la pagina facebook proprio di Pedro Fumero Pedro Fumero Casawinter

L'altro è un documentario tratto dalla serie-documento Secret Nazi Bases (Le basi segrete naziste) - Villa Winter, qui troverai proprio Pedro intervistato e riprese del posto. Le basi segrete naziste - Villa Winter.

Finita la visita a Casa Winter abbiamo finalmente messo piede sulla sabbia di Playa de Cofete, ci siamo lasciati coccolare dal sole e ci siamo riposati. In puro stile Panismo del celeberrimo Gabriele d'Annunzio abbiamo lasciato che l'energia della natura ricaricasse i nostri corpi contemplando questo posto meraviglioso.

Concluso il riposo ci siamo avvitati sulla strada del ritorno per mettere qualcosa sotto i denti nella civiltà più vicina, ovvero nella cittadina di Morro Jable da cui siamo arrivati.

Come posticino abbiamo scelto La Bodega de Jandia, un localetto dove degustare ottime tapas. Tra gli altri posti che mi ispiravano maggiormente ho selezionato Bar Parada e NOMADS proper burgers

Next stop della giornata è stato il Mirador astronómico de Sicasumbre. Niente di troppo speciale qua in realtà, per raggiungere il mirador farai un breve sentiero a piedi e, una volta in cima, trovarei una targa con la scritta Fuerteventura, con vicino due capre in pietra e potrai ammirare i brulli monti dell'interno isola. C'è anche un pannello che dovrebbe descrivere la volta celeste e le costellazioni, purtroppo è un po usurato del tempo.

Dopo il mirador abbiamo ripreso la macchina e abbiamo fatto ritorno in hotel a Corralejo. Stasera è l'ultimo dell'anno e ci aspetta una cena per l'occasione.

Per la cena dell'ultimo dell'anno abbiamo scelto un ristorante italiano (ma non solo), a detta di molti, uno tra i più buoni che puoi incontrare in Fuerteventura. Il posto si chiama Calù Restaurante in Corralejo con vista mare.

Infine per concludere l'ultimo dell'anno e augurarci un buon auspicio per l'anno futuro abbiamo bevuto un cocktail da Blanco Café e ammirato i fuochi di mezzanotte lungo Playa Corralejo.

Giorno 8 - Il Ritorno:

Purtroppo, per il momento, la nostra esplorazione è finita e dobbiamo fare ritorno a casa. Niente di avvincente da dire qua, solo un'informazione di servizio.

Anche per il ritorno da Corralejo all'aereoporto ci siamo serviti di https://canaryshuttle.com/en/home. La fermata da cui abbiamo ripreso la navetta non è così immediata, la nostra si trova qua 28.743209, -13.870531 (clicca sulle cordinate ti apirà direttamente google maps). La navetta fa diverse soste tra i vari hotel e zone di Corralejo quindi la tua fermata potrebbe differire, chiedi piuttosto nella hall dell'albergo / ostello / appartamento informazioni a riguardo.

In Sintesi:

Cosa vedere a Fuerteventura:
  • "Parco Naturale di Corralejo"
  • "Grandes Playas"
  • "Dunas de Corralejo"
  • "Playa Alzada"
  • "El cotillio"
  • "Popcorn Beach"
  • "Faro del Tostón"
  • "Castillo de Tostón"
  • "La Concha"
  • "Monte Tindaya"
  • "Mirador de Vallebron"
  • "Los Molinos"
  • "Puerto del Rosario"
  • "Volcano Calderón Hondo"
  • "La Oliva"
  • "Casa de los Coroneles"
  • "Molino de Tefia"
  • "Aguas Verdes"
  • "Betancuria"
  • "Iglesia de Santa María de Betancuria"
  • "Caleta de Fuste"
  • "Pozo Negro"
  • "Faro de la Entallada"
  • "Gran Tarajal"
  • "Playa de Sotavento de Jandia"
  • "Punta Jandia"
  • "Playa di Cofeta"
  • "Casa Winter"
  • "Mirador astronómico de Sicasumbre"
  • "Isla de Lobos"
Dove mangiare a Fuerteventura:
  • "Fadu's Steak House" (Cucina Portoghese)
  • "Citrus Surf Bar" (Bocadillo e piatti veloci)
  • "La Lonja" (Tapas)
  • "Restaurante La Jaira"
  • "La Sombra"
  • "Pizza Pomodoro" (Pizza)
  • "La Arroceria" (Paella)
  • "H2O Juice Bar & Vegan Cafè" (Spuntini Vegani)
  • "Ganza pizza Fuerteventura" (Tranci di pizza da panetteria)
  • "La Bodega de Jandia" (Tapas)
  • "Bar Parada" (Tapas)
  • "NOMADS proper burgers" (Hamburger)
  • "Calù Restaurante" (Cucina Italiana)
  • "Santa Ana del Cotillo"
  • "Tsunami" (Burger gourmet)

Potrebbe interessarti anche: